Secondo gli Egiziani, l’uomo, oltre il corpo fisico, ha due altri elementi: il Ba, essenza invisibile, ed il Ka, specie di io fluidico somigliante al corpo reale, una specie del corpo astrale degli spiritisti moderni.
La bacchetta o scettro del mago è uno degli antichissimi strumenti che figurano in tutte le operazioni teurgiche e goetiche. Essa non serve solo per tracciare il circolo nella sabbia all’interno del quale l’e
vocatore si mette al riparo dai pericoli ai quali, se agisse diversamente, andrebbe incontro evocando le potenze dell”occulto, ma è anche un mezzo efficace di dominazione, al quale obbediscono le forze evocate. Affinché la bacchetta magica abbia maggior efficacia, è opportuno che venga preparata in un certo modo e consacrata convenientemente. Deve essere fabbricata con legno di avellano germogliato nell’attimo in cui si c
oglie; deve essere tagliato il primo mer- coledì di Luna, tra le undici e la mezzanotte, pronunciando le seguenti parole e facendosi il segno della croce: Agla†On † Tetragrammaton † Abraxa per dominum nostrum † fiat Deus † lux unus † in tenebris trinus †. Il coltello che si utilizza deve essere nuovo e affilato nella parte superiore, e su una delle sue facce deve recare l’incisione: “Vade Retro, Satana!; sull’altra, tra due stelle a cinque punte, “Ammbarghelnethomp”, che nel linguaggio mistico significa: Le potenze mi obbediranno. Una volta tagliata la bacchetta di avellano, si consacra tracciando tre croci nell’aria in direzione Nord e, servendosi di un punteruolo mai utilizzato prima, si scrive sulla sua corteccia nella parte superiore: Agla †; nel mezzo, On †, e sull”altra estremità, Tetragrammaton † e, frattanto, si reciterà la frase seguente: Conjuro te cito mihi obediee. Venias per Deum vivum † pere Dum verum † per Deum Sanctum “I”. La consacrazione durava sette giorni iniziando da quello di luna nuova.
Dio del paganesimo classico, i cui primi atti idolatrici risalgono alle più antiche creazioni teogoniche orientali. Dal punto di vista della magia, Bacco si trasforma in genio infernale che presiede le famose sabbe. Nel libro “Discorso degli spettri di Leloyer”, si dice di questo dio: “Bacco è uno spaventoso demonio; coronato da corna formidabili e armato di un giavellotto ardente. È il dio degli stregoni e delle streghe, il famoso capro, il principe dei satiri, dei sileni e di altre creazioni infernali. Nelle riunioni sabbatiche si mostra sempre con un aspetto infernale e, al di fuori delle sabbe, benché abbia il volto e il corpo umani, gli stregoni lo riconoscono poiché egli ha i piedi deformi, ora simili alle zampe di un cavallo, ora fessi come quelli di un bue.”
Bastone del buon viaggiatore. Per preparare questo bastone bisogna raecogliere un ramo di sambuco, eliminarne il midollo e riempire la cavità che ne risulta, con gli occhi di un cucciolo di lupo, la lingua e il cuore di un cane, tre lucertole verdi e tre cuori di rondini, il tutto ridotto preventivamente in polvere. Dopo averlo riempito, si copre con sette foglie di verbena raccolte la vigilia di San Giovanni Battista, e con una pietra multicolore raccolta dal nido di un upupa. In seguito, si applica sul bastone un pomo metallico di forma triangolare dove spiccherà il marchio di Salomone, in smalto verde. Chiunque porti questo bastone sarà salvo da qualsiasi attacco, tanto di persone come di animali feroci. Bastone del buon viaggiatore.